Un terremoto scuote, è fuori discussione, scuote le case, le cose e scuote le persone.
I danni al patrimonio sono ben visibili, ci sono crepe, lesioni e crolli, i danni psicologici sono più difficili da individuare.
Noi tutti, come le costruzioni, reagiamo in maniera differente al sisma: da chi è antisismico e non ne risente, a chi ne viene segnato in modo significativo, è normale e le reazioni non si possono prevedere a priori finchè non ci troviamo di fronte all'evento.
Già dalle prime ore, oltre al soccorso tecnico e sanitario in senso stretto, è importante che sia presente qualcuno che aiuti ad affrontare e superare i traumi, e spesso le perdite, dovuti agli eventi drammatici vissuti.
Per questo motivo, insieme ai soccorsi tecnici, ed in seguito, nella fase post-emergenziale, sono sempre presenti psicologi specializzati in situazione di emergenza per dare supporto sia alla popolazione che ai soccorritori con lo scopo di far emergere le caratteristiche resilienti delle persone e ridurre il rischio che si possano sviluppare disturbi psicologici.
In occasione delle attività annuali previste per il centenario del sisma del Mugello, le tre associazioni di volontariato, con un servizio psicologico interno, presenti nel coordinamento del volontariato della Città Metropolitana, ANPAS, Croce Rossa Italiana e Psicologi per i Popoli Toscana, terranno degli incontri con la popolazione per parlare degli aspetti psicologici delle emergenze e per scambiare esperienze con i partecipanti, anche in un'ottica di autosoccorso.
Verranno tenuti anche degli incontri specifici per i soccorritori che, come la popolazione colpita, e per alcuni versi, anche di più, risentono del continuo stress che viene accumulato durante il servizio giornaliero, soprattutto per chi presta l'opera nelle primissime fasi dopo l'evento.